Il prefetto di Verona Mulas, burocrate, multimilionario rappresentante di un governo non eletto e abusivo, che si regge, anche, con i voti del Sindaco di Verona Tosi, minaccia i sindaci e i cittadini: “Se i comuni che non hanno ancora profughi non cominciano a collaborare, saremo noi ad imporci e ad inviarli, perchè tutti devono impegnarsi a fronteggiare questa emergenza che non accenna a finire“.
Non “accenna a finire” perché i tuoi padroni a Roma non la smettono di raccattarli in Libia insieme ai trafficanti di Medici Senza Frontiere e altre Ong dello scafismo privato.
L’ultimatum lanciato dal prefetto di Verona Mulas alle tante amministrazioni comunali che hanno deciso di accogliere le proteste dei propri cittadini e non gli ordini un burocrate illegittimo, facendo muro contro l’africanizzazione del territorio, la dice lunga sulle intenzioni del governo Gentiloni. 47 su 98, per la precisione, i comuni della provincia che non ospitano i richiedenti protezione internazionale. Un trend che potrebbe però presto cambiare, ha spiegato Mulas durante la tradizionale conferenza di fine anno.
“Perché io non lascio nessuno per strada” ha detto, ovviamente riferendosi ai fancazzisti africani, non agli italiani che perdono il lavoro e appellandosi a quello che ha definito “obbligo giuridico, ma anche morale di dover sistemare degnamente chi arriva nel nostro paese”.
“Ci siamo sentiti soli – ha affermato il prefetto Mulas – e continuiamo a sentirci. Noi non vorremmo imporre niente, vorremmo condividere tutto con i sindaci che conoscono il territorio. Io dico sempre che dovrebbero gestire loro la cosa e che dovrebbero starci vicini per condividere le soluzioni migliori. Ho chiesto più volte ai primi cittadini di incontrarci ma alcune volte non è stato così”.
Mulas, presto dovrai trovarti un lavoro. I prefetti sono parassiti, la vera Casta. Vanno licenziati e privati delle pensioni.