AFFITTA HOTEL A PROFUGHI, PENTITO: “ME LO STANNO SMONTANDO, RUBANO TUTTO” – VIDEO

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Intervista ‘strappalacrime’ di un albergatore a Il Giornale. Che presenta l’affarista come fosse una ‘vittima’:

“Si lavora poco e, per questo, abbiamo deciso di ospitare i migranti. Almeno la paga è assicurata, anche se in ritardo”. Ci dice un albergatore ormai rassegnato. 32euro e 50 centesimi, tanto costa al giorno mantenere un immigrato.

A pagare sono i contribuenti. Ma i soldi, quando arrivano, non bastano per fare fronte a tutte le emergenze quotidiane: dal wc otturato alla porta scardinata, dal letto sfondato ai mobili danneggiati: “Hanno poco rispetto e non danno valore alle cose”. Ci dice l’albergatore. “Svitano le lampadine, rubano i telefoni o addirittura i lampadari per venderseli fuori dall’hotel. Hanno creato un piccolo business”, dichiara Vittorio Caminiti, presidente regionale di Federalberghi Calabria.

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Stiamo cedendo le strutture per ospitare i migranti. Questo avviene per mancanza di risorse ma, soprattutto, per necessità. Non si può andare avanti così. Manca la liquidità e bisogna battere cassa. In alcuni casi la prefettura è in ritardo con i pagamenti di cinque mesi. È impossibile gestire giornalmente 150 persone senza i soldi. L’Enel non aspetta e non accetta scuse”. Ci dice Vittorio Caminiti che, nello stesso tempo, sconsiglia agli albergatori di accettare gli extracomunitari: “Una volta che decidi di ospitarli hai finito di lavorare. Resta un marchio indelebile all’hotel. Nessun tour operator è disponibile a rimettere la struttura sul mercato, a meno che non si decida di spendere 500mila euro per buttare giù la struttura e farla completamente nuova“.

E Vox farà in modo con la sua mappa degli hotel che ospitano profughi che stiamo aggiornando, che questo marchio duri per sempre. Nessun patriota metterà piede in un hotel che ha ospitato fancazzisti africani.