Vittimismo allo stato puro. Di questo si nutre Boldrini e il boldrinismo, che è una forma degradata di modernità, parte integrante di tutti i vittimismi che si fanno business e fanno la fortuna dei propri kapò, con associazioni e soldi pubblici a pioggia: gay, islamici e femministe sono parte della categoria.
Nella giornata contro la violenza sulle donne, la Boldrini, presidenta abusiva della Camera, si pone al centro della scena pubblicando una lista di proscrizione di ha osato contestarla e insultarla con tanto di nome e cognome degli autori, così esposti al linciaggio mediatico. E speriamo solo quello, visto il fanatismo dei seguaci di sua inutilità.
“Nella giornata contro la violenza sulle donne vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fenomeno sempre più frequente e inaccettabile: l’utilizzo nei social network di volgarità, di espressioni violente e di minacce, nella quasi totalità a sfondo sessuale.
Ho selezionato e vi mostro solo alcuni messaggi tra quelli insultanti ricevuti nell’ultimo mese. Ho deciso di farlo anche a nome di quante vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio. Ho deciso di farlo perché troppe donne rinunciano ai social pur di non sottostare a tanta violenza. Ho deciso di farlo perché chi si esprime in modo così squallido e sconcio deve essere noto e deve assumersene la responsabilità. Leggete questi commenti e ditemi: questa si può definire libertà di espressione?”.
Se Salvini oggi, e Berlusconi fino a qualche anno fa, dovessero pubblicare i nomi di chi li insulta e li ha insultati, non basterebbe tutto Facebook a contenerli. Il politico si deve anche abituare alle critiche, spesso volgari, fanno parte del gioco. Soprattutto, quando sei dove sei per grazia ricevuta e grazie a maneggi di palazzo: Boldrini è presidente della Camera grazie ad una maggioranza abusiva nominata con il premio di maggioranza di una legge incostituzionale. Che oggi riforma la stessa costituzione! Altro che insulti, andreste messi in galera.
Premesso che per dover scrivere l’elenco dei nominativi non basterebbero le pagine della Enciclopedia Treccani (che la signora dovrebbe usare più spesso…),
MA non pensa che dovrebbe farsi un ESAME DI COSCIENZA circa il grado e il tipo di riscontri che suscita?
Ci rifletta.
E come disse Oliver Cromwell: “Per l’amor del Cielo andatevene!”