Una donna di 72 anni, violentata da un profugo adolescente, ha ‘perso la voglia di vivere’ e si sta lasciando morire, dopo avere appresa la notizia, mesi fa, che a breve il suo aggressore sarebbe tornato libero.
Lo ha raccontato sua figlia, che prima della tragedia era un’operatrice umanitaria e assisteva i rifugiati: “Sapevo che sarebbe finita così, non ha retto allo stupro e poi alla non condanna”.
La donna – scrivono i media – è stata attaccata nell’autunno dello scorso anno, mentre portava a passeggio il cane lungo il canale di un fiume a Traiskirchen, dove si trova il più grande centro rifugiati dell’Austria. Ne parlammo.
La donna aveva visto il richiedente asilo di 17 anni dell’Afghanistan in difficoltà, e gli aveva offerto la mano per tirarlo fuori dal canale dove stava nuotando. Lui, per ringraziarla, la stuprò.
L’adolescente, identificato come Wahab M., è stato condannato a gennaio a soli 20 mesi. Non sarà espulso quando verrà rilasciato, perché la pena non è inferiore a tre anni: ha solo stuprato una donna.
La vittima è ricoverata nel reparto di terapia intensiva all’ospedale locale dopo avere smesso di mangiare: è tenuta in vita dalle macchine.