BERGOGLIO CONTRO TRUMP: “IO MI OCCUPO SOLO DI MIGRANTI”

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SE FOSSE UNA PERSONA COMUNE, LO AVREBBERO GIA’ PORTATO DALLO PSICHIATRA: E’ OSSESSIONATO, SI INCHINA A SBACIUCCHIARE PIEDI DI SCONOSCIUTI, ED E’ CONVINTO DI PARLARE CON DIO

Bergoglio, in un ennesimo colloquio con Eugenio Scalfari, che da quando parlava con Dio è, evidentemente, scenso di grado, dice che non vuole esprimere giudizi su Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti.

“Io non do giudizi sulle persone e sugli uomini politici, voglio solo capire quali sono le sofferenze che il loro modo di procedere causa ai poveri e agli esclusi”.
Nel colloquio, pubblicato oggi sul giornale di propaganda “Repubblica”, Bergoglio dice anche che la sua principale preoccupazione oggi è “quella dei profughi e degli immigranti”, e “dobbiamo abbattere quei muri e costruire ponti che consentono di far diminuire le diseguaglianze e accrescono la libertà e i diritti. Maggiori diritti e maggiore libertà”.

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Un personaggio totalmente ignorante dal punto di vista economico e sociale, del resto basta guardarlo. I muri proteggono i poveri delle nostre società dalla concorrenza, sono i ricchissimi parassiti alla Bergoglio che adorano i ponti, perché l’importazione di schiavi aumenta la concorrenza e li fa arricchire. La Globalizzazione, tanto ammirata da Bergoglio, è abbattimento delle barriere, e ha impoverito le nostre società: non aumenti i diritti, aprendoti alla Cina.

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Profughi e immigrati, dice Bergoglio sono “in piccola parte cristiani ma questo non cambia la situazione per quanto ci riguarda, la loro sofferenza e il loro disagio; le cause sono molte e noi facciamo il possibile per farle rimuovere. Purtroppo molte volte – aggiunge il Pontefice – sono soltanto provvedimenti avversati dalle popolazioni che temono di vedersi sottrarre il lavoro e ridurre i salari. Il denaro è contro i poveri oltreché contro gli immigrati e i rifugiati, ma ci sono anche i poveri dei Paesi ricchi i quali temono l’accoglienza dei loro simili provenienti da Paesi poveri. E’ un circolo perverso e deve essere interrotto”.
“Dobbiamo abbattere i muri che dividono: tentare di accrescere il benessere e renderlo più diffuso, ma per raggiungere questo risultato dobbiamo abbattere quei muri e costruire ponti che consentono di far diminuire le diseguaglianze e accrescono la libertà e i diritti. Maggiori diritti e maggiore libertà”.

E’ un personaggio confuso, a digiuno di economia e storia, perso dell’adorazione dell’ALTRO, che non è Cristianesimo, ne è la perversione.