Udine: piazza infestata da profughi con smartphone, è boom di scippi

Vox
Condividi!

Dal giornale locale:
UDINE – Profughi e wi-fi: non si fermano le polemiche. Questa volta epicentro delle proteste diventa via Bertaldia, dove residenti e titolari di attività ed esercizi pubblici sono pronti a preparare un esposto.

Protagonisti, ancora una volta, i richiedenti asilo che per tutto il giorno e durante la sera, anche fino a mezzanotte, bivaccano al parco Vittime delle Foibe e soprattutto davanti al famigerato circolo Arci MissKappa, approfittando della connessione gratuita.

La situazione è “ingestibile” da mesi a detta degli abitanti, che stanno organizzando una raccolta firme, condominio per condominio, per manifestare la propria contrarietà alla presenza di tanti richiedenti asilo nel quartiere.

Più volte, infatti, raccontano sempre i residenti, sono capitati episodi di scippi e furti e la percezione della sicurezza da parte di chi vive in quella zona è sensibilmente diminuita, tanto da costringere la popolazione più anziana a non uscire di casa quando cala il buio o nelle ore più calme.

Vox

Gli esercenti, inoltre, hanno rilevato che diversi clienti non amano più frequentare la zona proprio per la massiccia presenza straniera, che spesso si concentra in prossimità del circolo, a cui il Comune aveva dato disposizione di mantenere acceso il wi-fi solo nelle ore in cui lo spazio è aperto ai soci.

«Le persone, principalmente quelle anziane, mi riferiscono che non si fidano a uscire e hanno paura – osserva Emiliano Bearzi de “Il Ristorantino da Maria” -. Ci sono stati diversi episodi di scippo, nessuno punta il dito contro i richiedenti asilo ma guarda caso prima non capitavano o si verificavano con minore intensità».
In questi mesi, racconta sempre il titolare che si fa portavoce di un malessere diffuso nella zona, si è cercato il confronto con l’associazione del circolo e «hanno persino organizzato un incontro per spiegarci come ci dobbiamo comportare nei loro confronti per garantire una migliore accoglienza e convivenza». Come ‘noi’ ci dobbiamo comportare con loro!

Il consigliere comunale del PdL Enrico Berti, che già da qualche mese ha presentato un’interrogazione in cui chiede al sindaco e alla giunta una maggiore sorveglianza del quartiere da parte delle forze dell’ordine. In media, scrive il consigliere Berti nel documento che porta la data del 23 maggio ma non è stato ancora discusso dall’assemblea, al parco s’incontra una trentina di persone che non solo occupa le panchine ma adotta comportamenti «spesso non consoni come distendersi nel verde senza indumenti o gettando a terra contenitori alimentari».

Invocando una più stretta sorveglianza da parte della polizia locale, segnalando che per la presenza straniera molti bambini non usufruiscono più dell’area verde come spazio di gioco, il consigliere ha voluto interrogare l’amministrazione anche sul finanziamento dei corsi d’italiano che si svolgono al circolo di via Bertaldia.

«Tre mesi fa – osserva Berti – avevo anche chiesto di sapere se il Comune ha in qualche maniera finanziato con qualche contributo l’associazione Arci ma non si sono ancora degnati di darmi risposta. In settimana solleciterò l’informazione».