La Corte d’Assise di Pisa ha assolto Jalal El Hanaoui, il marocchino di 26 anni residente a Ponsacco accusato di “istigazione alla jihad attraverso Facebook”, perché “il fatto non sussiste”. L’accusa aveva chiesto la condanna a otto anni di carcere e, dopo la sentenza, ha annunciato che ricorrerà in appello. I legali dell’immigrato islamico ne avevano invece chiesto l’assoluzione.
Saremmo degli ipocriti se protestassimo contro la sentenza. In un paese civile non deve esiste il reato di “istigazione”: scrivere non può essere reato. E vale anche per gli idioti islamici. Detto questo, visto che ciò che dice il Marocchino è incompatibile con la nostra civiltà, va espulso in Marocco. Anzi, non dovrebbero esserci marocchini in Italia.
In Italia da quando aveva 8 anni, l’estremista vive con i genitori in un appartamento ed è disoccupato. Lo manteniamo noi.
Jalal El Hanaoui, è nato a Souk Sebt in Marocco ed è giunto in Italia a Ponsacco (Pisa) proprio un ricongiungimento familiare.