A scuola di accoglienza dei finti profughi che chiedono asilo politico
Trecentocinquanta studenti di fogne classi multietniche delle scuole superiori di Torino hanno seguito il bizzarro programma di ‘speciali lezioni’ – lavaggio del cervello – ideato dalla Polizia di Stato coordinato dall’ufficio Immigrazione della Questura di Torino, che concluderà la prima fase, lunedì prossimo, con un incontro collettivo, nel Teatro Carignano (‘Un ponte per la sicurezza’), con il trasformista Arturo Brachetti nel ruolo di testimonial.

Nel progetto della Polizia di Stato – una sorta di Stasi – l’Ufficio Scolastico Regionale ha coinvolto 7 direzioni didattiche di licei, istituti tecnici e professionali, per un totale di 16 classi. Gli studenti hanno così potuto conoscere e approfondire gli aspetti giuridici, tecnico-professionali e umani legati all’esodo dei migranti e al lavoro degli operatori di polizia e dei mediatori culturali.
Invece di occuparsi di sicurezza, si mettono a fare le marchette multietniche e a fare propaganda. Ovviamente non i Poliziotti, ma chi li comanda.