Il numero complessivo degli ospiti in Irpinia si aggira attorno alle mille unità, ma se ne attendono circa altri cinquecento nei prossimi mesi. Intanto, quelli che ci sono hanno protestato ieri davanti alla Prefettura di Avellino per il ritardo nell’erogazione dello stipendio da profugo. Erano circa una novantina e arrivano in due gruppi da centri diversi dell’hinterland avellinese, lamentando rispettivamente quattro e due mensilità arretrate. Fancazzisti che vogliono essere pagati perché gozzovigliano, a spese nostre, in hotel.
I primi sono accolti in strutture gestite dalla cooperativa Family a Forino, Atripalda e Serino; gli altri, molto meno numerosi, vengono da Pratola Serra, dove sono stati trasferiti in seguito agli sgomberi dei centri allestiti dalla cooperativa Inopera per carenze strutturali e amministrative, e aspettano di ricevere le mensilità di gennaio e febbraio 2016.
Sono tutti giovani maschi africani provenienti da Paesi come Nigeria, Gambia, Ghana, Senegal, Mali, Burkina Faso e Camerun, ma anche dall’Asia meridionale, dal Pakistan e dal Bangladesh. Una barzelletta.
Il bonifico però, come avrebbero confermato gli stessi responsabili della cooperativa Family, è stato effettuato venerdì scorso e dunque domani mattina dovrebbero essere consegnati ai giovani fancazzisti almeno due delle mensilità non percepite.
«Ne abbiamo bisogno anche perché molti di noi sono ammalati e devono poter comprare le medicine che servono». Bugiardi matricolati. L’assistenza sanitaria gliela paghiamo noi, come le medicine. I soldi li usano per gli stravizi.
La maggioranza di questi fancazzisti si trova in Irpinia da due anni. In hotel. A spese nostre.
Questo è SOLO l’inizio.Aspettate il casino che accadrà quando di soldi NON ce ne saranno più.Sarà GUERRA.