Ieri, 23 Marzo, con la complicità del giornale locale del gruppo Espresso, è stata diffusa a Ferrara una bufala:
Il consigliere Fiorentini (SEL), presenta una interpellanza: «Inquietante tentativo di umiliazione». I militanti di CasaPound avevano obbligato un nigeriano a pulire il marciapiede davanti alla Conad dove stava facendo l’elemosina.
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/03/23/news/il-caso-del-nigeriano-costretto-da-militanti-di-casa-pound-a-pulire-diventa-un-capo-politico-1.13178252?refresh_ce
Posto che non ci pare una forma di umiliazione, costringere chi insozza a pulire, né un gesto di diffamazione denunciare chi lo avrebbe fatto, si sa che così è nella ‘brillante’ mente dei sellini, del resto seguaci di un noto trafficante di bambini. Comunque sia, si tratta di una notizia falsa. Una bufala nel gergo dei bimbominkia.
Ce lo spiega oggi il giornale locale Estense:
Non esiste nessuna denuncia in merito ai fatti di sabato scorso, quando un gruppetto di militanti di Casa Pound ha ‘presidiato’ supermercati e parcheggi contro gli abusivi. Nel frattempo però si è scatenato lo sdegno di Sel e di Rifondazione.
Leonardo Fiorentini, consigliere indipendente eletto con Sel, parla di “grave fatto intimidatorio nei confronti di una persona che stava chiedendo l’elemosina di fronte al supermercato Conad di Via Arianuova. Un fatto inquietante, un tentativo di umiliazione che solo l’intervento di una concittadina ha permesso non degenerasse chiamando l’intervento dei vigili urbani”. Fiorentini annuncia di aver presentato una interpellanza al sindaco per sapere se i ‘presidi anti-racket’ di Casa Pound “siano state comunicate alla questura” e “quali siano stati i fatti accertati rispetto al grave episodio di Via Arianuova, e quali gli eventuali provvedimenti di Forze dell’ordine e magistratura”, chiedendo “se sia intenzione di prefettura e questura porre un freno a questo tipo di iniziative che stanno evidentemente e pericolosamente degenerando”.
Sempre Sel, questa volta per bocca del Circolo Alexander Langer, sostiene che “sotto la scusa di ronde e presidi (che comunque competono alle forze dell’ordine), si nascondono in realtà veri e propri atti intimidatori e razzisti, come la peggior scuola fascista insegna. Occorre fin da subito gridare ad alta voce che la città non può tollerare tali iniziative, e che si farà di tutto per impedirne delle nuove. Non basta però il singolo impegno, servono risposte anche da chi è realmente titolato ad occuparsi dell’ordine pubblico”.
Parla di “minacce” invece Stefania Soriani, segretaria della federazione di Ferrara del Prc, che lamenta la mancata presenza di Digos e forze dell’ordine. “Questi personaggi – continua la Soriani -, che si rifanno ad ideali fascisti, si possono evidentemente permettere di compiere violenza su una persona, un mendicante, che non stava facendo oltretutto nulla di male. A Ferrara inizia ad esserci un serio problema di ordine pubblico. Ed è dato da questi curiosi soggetti in pettorina catarifrangente con una tartaruga sopra. Questi sono personaggi pericolosi e che vanno fermati. E ci aspettiamo che questo facciano, e in tempi brevi, le forze dell’ordine, nel loro ruolo di difesa dello Stato di diritto così come descritto nella nostra Costituzione. Che, per inciso, nasce dall’antifascismo”.
Dalle verifiche fatte da Estense.com presso la compagnia dei Carabinieri di Ferrara, però, non risulta nessuna denuncia da parte del giovane, che avrebbe “offerto solo una ricostruzione fumosa”. Gli inquirenti dell’Arma stanno cercando di “accertare se davvero c’è stato il fatto” che, così come descritto potrebbe configurare il reato di violenza ed essere quindi procedibile d’ufficio, senza necessariamente una querela di parte. Che, come detto, al momento non esiste. La presunta persona offesa non si è presentata in caserma – conferma l’Arma -. Ha riferito che gli erano state date una paletta e una scopa, seguite dall’intimazione di pulire la strada. Ma senza minacce, offese o costrizioni. “Stiamo cercando possibili testimoni”, fanno sapere da Via Carmine della Sala.
Intanto Casa Pound annuncia sulla propria pagina facebook che sabato 9 aprile inizierà la colletta alimentare a favore delle famiglie italiane disagiate e replica alle accuse, assicurando che “agiamo nella legalità e sopratutto aiutiamo chi ha bisogno, non tollerando chi vuole muoversi abusivamente. Non abbiamo paura di chi fa pressioni politiche sulle forze dell’ordine affinché possano ostacolare il nostro lavoro”.
Quanto alla notizia della denuncia non formalizzata, “chiunque diffonda notizie diffamatorie e false contro di noi è passibile di qualsivoglia azione di tutela della nostra immagine nelle sedi competenti, senza distinzione di posizione occupata o ruolo coperto”.
In sintesi, non solo esigono che i loro africani molestino impuniti donne e anziani fuori dai negozi e nei parcheggi, ma si inventano, con la complicità dei media di distrazione di massa, anche false notizie in cerca di un patetico pietismo.