Khalid El Bakraoui, che era in libertà vigilata per un precedente reato, aveva violato i termini della condizionale e sarebbe dovuto essere riportato in carcere. Avrebbe dovuto essere lì, prima degli attacchi, invece era libero. Questo è ciò che rivela il giornale fiammingo “De Morgen”. Il pubblico ministero di Mons ha confermato le informazioni al giornale.
Come suo fratello, Khalid El Bakraoui era in libertà vigilata per azioni criminali. Nel corso di una violazione del codice della strada, andava contromano, la polizia lo aveva denunciato, ma i magistrato avevano rinunciato a farlo tornare in carcere, dicendo che stava ‘rispettando scrupolosamente le altre condizioni’: obblighi di cercare lavoro e di andare all’appuntamento con il suo assistente giudiziario. Così è rimasto libero.
Ma la situazione è peggiorata dal 22 Ottobre, 2015, poco prima degli attentati di Parigi. Khalid El Bakraoui ha saltato quattro appuntamenti con il suo assistente giudiziario, il che è in contrasto con le condizioni della sua liberazione. Che era così, finalmente, stata revocata pochi giorni fa: troppo tardi.