La cronaca locale registra bivacchi alla Galleria degli Uffizi, scarabocchi sulle statue della Loggia dei Lanzi, bagni con shampoo al tabernacolo delle Fonticine in via Nazionale. I protagonisti sempre loro, gli immigrati, quasi sempre di etnia rom.
E ieri, i turisti, stranieri e non, hanno potuto godere lo spettacolo di una zingare che stendeva il bucato davanti al Battistero di Firenze, una sorte di immagine post-invasioni barbariche, quasi una stampa del Piranesi.
E la zingara non ha sentito ragioni – del resto ha detto Renzi di ‘investire’ nella cultura – neanche davanti alle proteste di passanti e turisti, dopo aver offeso e minacciato chiunque le si avvicinasse, se n’è andata solo quando sono arrivati, tardi, gli agenti della polizia municipale.
Immigrazione e cultura non possono convivere, sono antitetiche. Per la natura di chi sta ‘migrando’.