Magistrato ordina di pagare affitti agli immigrati

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La Regione deve rifare le graduatorie e assegnare i fondi per il sostegno all’affitto a chiunque viva in Lombardia anche da poche ore, perché gli stranieri sarebbero stati “discriminati” dal meccanismo della residenza obbligatoria da 5 anni in Lombardia o da 10 in Italia.

L’ha stabilito l’ennesimo giudice politicizzato, tal Tullio Perillo, che ha accolto il ricorso presentato dai soliti avvocati Alberto Guariso e Livio Neri dell’Asgi, la famigerata associazione studi giuridici sull’immigrazione, e dell’associazione Avvocati per niente (Carita$).

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La sentenza del Tribunale di Milano ha scatenato la reazione della Lega: “Questo verdetto è discriminatorio verso i cittadini lombardi e italiani e va contro il buon senso. Come va contro il buon senso la richiesta da parte del giudice alla Regione Lombardia di riaprire l’accesso ai fondi per l’affitto a quei cittadini extracomunitari finora esclusi. Questo significherebbe che qualunque immigrato, residente anche solo da pochi mesi sul proprio territorio, potrebbe scavalcare in graduatoria un cittadino italiano che magari versa in un momento di difficoltà dopo aver versato per decenni contributi allo Stato e aver contribuito a mantenere il nostro welfare. La norma della Regione Lombardia è una norma di buon senso e non contiene alcun elemento discriminatorio, stabilendo solo che a questo tipo di aiuti può accedere non l’ultimo arrivato ma chi già da qualche anno risiede sul nostro territorio e fornisce il proprio contributo al nostro Pil. È così difficile da capire? Questa sentenza è discriminatoria verso i lombardi e gli italiani e come Lega Nord siamo a fianco della Regione Lombardia in questa battaglia sacrosanta e di buon senso”.

Ma come, volete favorire gli Italiani in Italia? Ma siete rassisti! E’ come se un padre favorisse il figlio rispetto ad un estraneo, roba da fare subito ricorso. E vincerlo, quando trovi un magistrato amico.