“Mio padre non vuole uscire più di casa, dopo l’aggressione”

Vox
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VENEZIA – Due anziani aggrediti. Li hanno visti uscire dal supermercato alle Zattere, li hanno seguiti fino a casa, a Sacca Fisola. A lui hanno strappato l’orologio, a lei la borsa.
Il figlio dell’anziana coppia, il medico Ermanno Moro, ha scritto una lettera al sindaco per esprimere tutta la sua rabbia e indignazione.

«Non mi hanno risposto», dice adesso, a una settimana di distanza dall’episodio, «ma quello che è successo è grave, non si è trattato di un piccolo caso di microcriminalità. I miei non si sono ripresi dallo choc, mio padre non vuole più uscire di casa».

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«Caro sindaco», comincia la lettera inviata al Comune, «sono il figlio dei due anziani coniugi aggrediti e rapinati a Sacca Fisola. Devo dire che quando l’hanno eletta ritenevo che la sicurezza dei cittadini fosse la sua priorità assoluta. Spiace vedere che non è così, e non tanto e non solo per quanto accaduto ai miei genitori, fatto che lei dirà non prevedibile».

«Ma perché lei permette quotidianamente, nonostante la legge», continua la lettera, «che decine di extracomunitari privi di diritto di soggiorno importunino le persone cercando di vendere oggetti contraffatti, chiedendo l’elemosina su tutti i ponti di Venezia insultando e minacciando chi rifiuta l’obolo e infine anche se per il momento sporadicamente aggredendo e derubando vigliaccamente le fasce di popolazione più deboli. Il papa ha detto se danno uno schiaffo a mia madre io rispondo. Credo lei debba riflettere su queste parole e sul suo ruolo di garante della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini che le vengono affidati. È nel prendersi cura dei più deboli che sta la differenza tra un buon sindaco e un sindaco qualunque. Mio padre ha difeso i diritti dei cittadini e il buon nome di questa città, che vorremmo ancora ci appartenesse, per oltre 35 anni prestando servizio nella polizia municipale. Come figlio non posso accettare di vederlo all’età di 87 anni strattonato e derubato all’interno della sua casa. Non posso vedere un uomo buono e giusto tremare come una foglia in preda allo shock non voler più uscire di casa per paura di essere seguito e rapinato nuovamente. Credo sia suo dovere intervenire affinché simili episodi non si debbano ripetere».

Per onor di verità, il sindaco Brugnasco è stato eletto da poco, per ripulire Venezia dai disastri fatti da Cacciari in poi, ci vorranno anni. E probabilmente non basteranno, con un governo centrale che invia, di continuo, rinforzi alla criminalità.