Family Day: oltre 2 milioni per dire no alla Cirinnà

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“Volevo annunciarvi che siamo due milioni”. Lo dice Massimo Gandolfini, organizzatore del Family Day, prendendo la parola dal palco al Circo Massimo a Roma. L’annuncio è stato accolto da una ovazione dei manifestanti contro il ddl Cirinnà.

“Non vedo due piazza contrapposte con quella della scorsa settimana, non vedo due piazze simili. Vedo qualcosa di diverso qua. Non c’è da contrapporre. Qui c’è un popolo che dice una cosa chiara, poi la politica può ascoltare o no. Ho visto uno striscione che dice: ‘Renzi ci ricorderemò. Può decidere di non ascoltare, ma se lo farà il popolo ricorderà”. Lo ha detto Mario Adinolfi intervenendo dal palco sul Family Day.

Gandolfini: “Inaccettabile adozione mascherata da affido”. “Il ddl Cirinnà sia totalmente respinto: non bastano operazioni di maquillage”. Così Massimo Gandolfini dal palco del Family Day. “Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero”, ha proseguito Gandolfini. “E’ messa in discussione – dice – la verità stessa dell’uomo, non si possono fare mediazioni”.

“Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura” sullo stop al ddl Cirinnà. “I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi”. Lo afferma Massimo Gandolfini al Family Day chiudendo la manifestazione al Circo Massimo.

 


 

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E’ una folla ordinata e sorridente; poche le bandiere, molti i canti e balli intonati e messi in scena. In fondo al Circo Massimo è stato allestito il palco su cui è stato issato uno striscione blu con la scritta “Family Day. In difesa della famiglia e dei bambini”.

Di fronte al palco dell’evento che chiede lo stop del ddl Cirinnà sulle unioni omosessuali e le adozioni gay uno striscione con la scritta “Renzi ci ricorderemo”. Tutti noi ci ricorderemo, dell’abusivo.

E Angelino Alfano, che non parteciperà al Family Day, con la scusa del suo ruolo di ministro, dopo avere venduto i bambini ai gay in cambio di qualche ulteriore poltrona da ministri e sottosegretari, manda la moglie. Tiziana Miceli partecipa alla manifestazione al Circo Massimo, che faccia.

Alfano ha incontrato al Viminale – insieme al neo ministro agli Affari Regionali (con delega alla famiglia) Enrico Costa, che deve la sua poltrona ad avere ceduto sulla Cirinnà – il portavoce del comitato ‘Difendiamo i nostri figlì che ha organizzato il Family Day.

La giornata del Family Day si era aperta con l’attacco informatico portato dai soliti cazzari di Anonymous al sito che promuove l’iniziativa di Roma: “Stop Omophobia, love is love” si è letto per qualche minuto al posto della home page. Tra una bufala su ISIS e l’altra.

“Il ddl Cirinnà vuole attaccare il cartellino del prezzo al ventre delle madri”. Lo ha detto il deputato Pd Mario Adinolfi, parlando dal palco del Circo Massimo a Roma dove è in corso il Family Day. “I diritti civili esistono e sono quelli dei figli”,ha aggiunto Adinolfi che ha poi concluso spronando i manifestanti a urlare “No Cirinnà”.