Pisa: in arrivo altri 450 profughi, ad ognuno in dote 1.000 euro

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PISA – Sono già più di 600 quelli già presenti, e Renzi ha in programma di inviarne altri 450 di quelli che raccatta in Libia. Presto quota mille sarà sfondata. Le coop del PD già si leccano le dita.

L’importo della seconda fase del business accoglienza viene stimato in 5,7 milioni di euro – scadenza delle offerte da inviare alla prefettura di piazza Mazzini alle 12 del 15 febbraio – considerando il costo giornaliero per ciascun fancazzista africano pari a 35 euro, Iva esclusa, con decorrenza nell’aprile prossimo e conclusione dicembre 2016, salvo proroghe fino al 31 marzo 2017. Proroghe già più volte concesse.

Le stime indicano in almeno mille euro i soldi per ogni sedicente profugo: comprensive di vitto, alloggio, diaria quotidiana per gli stravizi, tessera o ricarica telefonica da 15 euro. Insomma, tutto il meglio per i giovani africani.

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L’appalto è ovviamente rivolto a cooperative o associazioni di volontariato a pagamento.

In provincia ci sono 595 migranti distribuiti in 69 strutture. Su 37 Comuni ce ne sono otto che non hanno centri attivi, perché i sindaci si sono opposti: sono Casale Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Chianni, Crespina Lorenzana, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Orciano e Santa Maria a Monte.

In termini assoluti i Comuni con più sedi sono Pisa e Montopoli Valdarno, con sette a testa, mentre il top delle presenze sul territorio viene registrato a San Giuliano Terme con 145 ospiti. I profughi scelgono luoghi di villeggiatura.

Oltre alla Paim, i principali operatori che hanno ottenuto la gestione dei centri di prima accoglienza sono la Croce Rossa, tra il Cottolengo a San Giuliano e San Piero a Grado, e le coop Arnera di Pontedera e Pietra d’Angolo a San Miniato. Insomma: il business se lo spartiscono le coop del PD e quelle del Vaticano.