Colonia e gli stupri coperti: mai fidarsi dei propri governi

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La lezione più grande che il cittadino consapevole deve trarre dai tragici fatti di Colonia, a parte ovviamente i fatti in sé, è la totale inaffidabilità degli Stati europei. La totale non credibilità degli apparati di sicurezza, sia nel prevenire, che nel fornire informazioni su quello che avviene: per giorni hanno mentito, dissimulato, coperto.

Ma c’è di più. Il cover-up attuato sui fatti di Colonia è andato avanti troppo a lungo, perché non vi fosse la complicità dell’apparato mediatico – la Sinarchia controlla sia potere politico che media di distrazione di massa – e se non fossimo nell’era di internet, con decine di siti ‘razzisti’ che hanno iniziato a diffondere le testimonianze delle vittime, se non ci fosse stata quella sana follia di sfidare la censura, non avremmo saputo nulla. Non sarebbe successo nulla: perché ciò che non appare sui media, non è successo. E’ questo il potere. Il vero potere.

Non è infatti strano, che Merkel e i suoi fratelli vogliano mettere le mani su internet.

Un apparato diffuso. Che ha provato di tutto per coprire quanto avvenuto. Su più livelli.

Prima attivando gli apparati statali, che hanno semplicemente evitato di dare informazioni. Poi, attivando il sistema mediatico mainstream, che non ha posto domande, e ha parlato di altro.

E poi, quando i siti indipendenti e ‘razzisti’ hanno iniziato a diffondere le testimonianze, hanno attivato i siti che si occupano ufficialmente di svelare le ‘bufale’ sul web, ma che in realtà sono al guinzaglio del Sistema, per delegittimare vere notizie al sistema sgradite.

E’ così partita la delegittimazione attraverso il solito spaccare il capello in quattro – del tipo ma la maggior parte sono molestie, non stupri, in fondo penetrazioni con le dita – per sminuire la portata della notizia.

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In Italia, questa marchetta l’hanno fatta i soliti siti spazzatura: NEGAZIONISMO: I SITI CHE NEGANO GLI STUPRI DI COLONIA

Ma ormai il muro di gomma si era frantumato. E’ stato, per una volta, tutto inutile. Troppi i testimoni. Troppe le vittime.

L’ultimo atto di questa operazione di disinformatia è stata il diffondere video e foto relativi ad altri stupri o aggressioni, spacciandoli per ‘Colonia’, un modo subdolo per delegittimare i fatti realmente accaduti.

Ne abbiamo parlato spesso, esistono siti che si spacciano per indipendenti e creano bufale ad arte per delegittimare i media indipendenti. Ma stavolta si sono mosse le grandi testate. Il che dimostra la portata della posta in gioco.

 

 

Fonte: Identità.com