PRATO – I soldi incassati da Coop e Caritas (PD e Vaticano) nella sola provincia di Prato è mostruoso. Basta moltiplicare i 428 sedicenti profughi presenti per i 35 euro pro capite al giorno per i 365 giorni di un anno: 5 milioni 467mila 700 euro.
Il grosso se lo pappa la Coop 22, che fa riferimento all’Opera Santa Rita, e alla cooperativa Pane e Rose, il resto al Consorzio Astir e al Consorzio Coeso di Pistoia. Sono gli stessi soggetti che quasi certamente parteciperanno al nuovo bando per l’accoglienza, visto che quello attuale è in scadenza al 31 dicembre.
Sono quasi tutti uomini, non ci sono siriani e non ci sono eritrei, le due nazionalità che hanno le maggiori probabilità di ottenere lo status di rifugiato politico. Sono, in sostanza, clandestini camuffati da profughi che Renzi utilizza per finanziare le coop di partito.
Vengono da Pakistan, Bangladesh e Africa subsahariana, come si ricava dalla distribuzione fornita da Coop 22, che al momento accoglie 41 pachistani, 38 bengalesi, 34 senegalesi, 29 nigeriani, 11 ghanesi, 25 gambiani, 22 ivoriani, 5 maliani, 2 originari della Guinea Bissau e un mauritano, per un totale di 208 unità, con 22 posti liberi (20 in via Santa Caterina, 2 in via Roma, mentre le altre strutture di Savignano, Montemurlo, via Firenze, un’altra in via Roma e una in via Donizetti sono al completo).
Schifo totale. Sono tutti clandestini, e noi li manteniamo per arricchire gli amichetti di Renzi.
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