I terroristi di ISIS che hanno colpito al teatro Bataclan, quindi profughi e immigrati di seconda generazione, hanno utilizzato coltelli per torturare le loro vittime morenti, sventrandoli mentre giacevano sul pavimento.
Una sopravvissuta delle stragi, che è rimasta nascosta in una cantina per tre ore, mentre gli assassini armati imperversavano nel Bataclan, uno dei teatri più frequentati di Parigi, ha raccontato di come dalle urla delle persone ha capito che venivano torturate, perché poteva sentirli gridare. Poi la conferma di un testimone oculare.
Mariesha Payne, del Perthshire, ha raccontato al Daily Mail: “Capivamo che le persone venivano torturate in teatro da come sentivamo la gente urlare, non erano urla di chi veniva ucciso, erano urla strazianti di dolore”.
“Quando siamo fuggiti, un uomo che era dove tutto è accaduto, ci ha detto che i terroristi ‘sventravano’ le persone alla pancia. Ci ha detto che gettavano esplosivi contro le persone. E’ stato un calvario terribile.”
Payne era al concerto degli Eagles of Death Metal con la sua amica Christine Tudhope per festeggiare il compleanno.
E Renzi continua a raccattarli in Libia e piazzarli in hotel. Lui, Alfano, quello che abita in Vaticano e altri collaborazionisti. Perché tale è, chi collabora con il nemico foraggiandolo.