L’Italia finisce ridicolizzata anche nei videogame. E’ arrivato “Passengers”,videogioco che permette di essere un trafficante di clandestini nel Mediterraneo.
A realizzarlo due francesi, François Alliot, 36 anni, e Arnaud De Bock, 35 anni: grafica essenziale e un obiettivo, fare ‘allenare’ gli scafisti.
Anche perché il giocatore può rivestire solo il ruolo di trafficante.
Poche le regole: prendi soldi dai migranti per portarli verso Italia, Spagna o Grecia.
Il gioco non è molto realistico, pensate che la Guardia Costiera ti ferma e ti arresta, quando nella realtà di vengono a prendere quando li chiami con il satellitare.
I due si dicono “stupiti delle reazioni”, sostenendo che l’intento era “aumentare la consapevolezza dei giocatori” rispetto al dramma dei migranti. E il dramma di chi viene sgozzato dai migranti?
“L’idea – racconta Alliot – mi è venuta sentendo alla radio un dibattito sui flussi migratori. Seguendolo mi sono reso conto che sono considerati una marea minacciosa della povertà, non persone specifiche con le loro storie e i loro destini. Ho pensato che il gioco, probabilmente, è l’unico mezzo culturale in grado di mettere a frutto la capacità delle persone di “mettersi nei panni di qualcun altro”.
Si mettono sempre nei panni peggiori, questi perditempo radical chic.