Profughi nigeriani (!) tornano a Festa Unità: li paghiamo noi

Vox
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Ieri sera i 30 finti profughi gestiti dalla famigerata coop sociale Dimora d’Abramo sono tornati alla festa dell’Unità di Reggio.

Quindi, dopo la denuncia della Lega e gli esposti dei 5 stelle, il PD non molla i ‘volontari’.

Per Costa, segretario PD, che i 30 lavorino da noi stipendiati alla festa del suo partito, è un fatto di “inserimento sociale per i 30 nigeriani”, e accusa la Lega di “razzismo”.

A proposito, sarebbe interessante sapere dal ‘caporale’ Costa, quale guerra c’è in Nigeria.

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Questa mattina in diretta televisiva dalla trasmissione Agorà, sulla piddina Rai3, ha annunciato “che i profughi (finti) da stasera riprenderanno il servizio”. O servizietto.

A stretto giro di posta la replica della Lega, che attraverso una nota del segretario provinciale, Gianluca Vinci, alza il tiro della polemica e minaccia di denunciare i dirigenti dell’Ausl.

“Pochi istanti dopo aver avuto notizia della decisione del segretario reggiano del Pd di riportare i profughi a Festareggio – spiega Vinci – abbiamo predisposto e depositato in Regione , una richiesta di accesso agli atti per sapere se la Ausl di Reggio Emilia ha effettuato visite ispettive alla Festa provinciale del Pd negli ultimi 10 anni e se ha elevato verbali”.

“L’Ausl infatti – spiega Vinci, che è anche avvocato – oltre che occuparsi dei controlli sanitari ha tra i propri compiti anche quello di verificare “a sorpresa” il rispetto delle normative antinfortunistiche su tutti i luoghi di lavoro e quindi l’utilizzo dei dispositivi individuali di sicurezza, guanti, occhiali, scarpe antinfortunistica, tute a strappo, il possesso di patentini ecc”. “E qualora l’Ausl di Reggio continuasse a rimanere inerte rispetto ai controlli cui è tenuta, procederemo a depositare senza indugio una Denuncia nei confronti dei Dirigenti dell’Ausl di Reggio per Omissione di atti d’ufficio” promette il segretario leghista.