Il quotidiano Dagens Nyheter ha pubblicato una lettera di 5 sacerdoti della Chiesa di Svezia che propongono l’apertura delle chiese ai musulmani per la preghiera del venerdì.

I sacerdoti che hanno scritto la lettera fanno cenno all’arcivescovo di Uppsala, Nathan Söderblom, che 90 anni fa invitò al congresso di Stoccolma rappresentanti di varie chiese cristiane, dichiarando che “ci sono più vie che conducono al Signore”.

Chiese cristiane, e Signore. Non Allah.

Nel XXI secolo le parole dell’arcivescovo vengono però interpretate in modo nuovo da questi presunti sacerdoti.

“Sono altrettanto vere tutte le religioni o soltanto noi cristiani sappiamo la Verità? Cristiani e musulmani pregano lo stesso Dio o soltanto Gesu Cristo è l’unica via alla salvezza?”, si chiedono i sacerdoti che hanno firmato la lettera.

Incredibile: non ci credono più nemmeno loro! Come può un sacerdote non credere che Cristo è l’unica via alla salvezza?

“Dobbiamo dimostrare che non siamo in guerra tra di noi, che non facciamo a gara, cercando invece, nella nostra quotidianità, un incontro con Dio, perché Dio è la vita. Se noi figli della Chiesa di Svezia crediamo che la vita spirituale ed ecclelsiastica sia importante per l’uomo, allora dobbiamo essere pronti ad aprire le nostre parrocchie il giorno del venerdì, affinché i musulmani che non hanno un posto per pregare possano pregare in chiesa”, — hanno scritto i cinque.

In questo momento in Svezia vivono circa 600 000 musulmani: in aumento. Con questo tipo di preti alla Don Mazzi, presto faranno delle chiese dei postriboli per le loro donne.

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