TRIESTE – Tanti “no”, tutti scritti con la vernice nera e rafforzati da punti esclamativi contro il business dei falsi profughi gestiti dalla famigerata Caritas.
Obiettivo del blitz, proprio la sede della Caritas diocesana di via dell’Istria 73: “No immigrati”, “No immigrazione”.
Danneggiata anche la serratura di ingresso alla mensa della struttura dove ogni giorno gozzovigliano oltre 300 clandestini.
«Attaccare la Caritas in modo anonimo è da miseri» ha commentato il direttore Alessandro Amodeo.
Poi è andato a contare l’incasso.