Questo grafico è la spiegazione di quello che sta avvenendo nel Mediterraneo e la minaccia di quello che potrebbe accadere nei prossimi anni: un annientamento demografico dei popoli europei inondati di africani. Per questo dobbiamo ringraziare i vari ‘medici senza frontiere’ e i vari ‘operatori umanitari’.
La motivazione di questo delirio demografico africano è infatti semplice: troppi aiuti umanitari. Si, suona ‘cattivo’. Ma il risultato di questa propaganda che stuzzica i peggiori istinti umanitaristi:
E’ questo:
Ovviamente, le previsioni descritte dal grafico in alto non si verificheranno. Assisteremo invece a due esiti possibili: il tracollo demografico africano causato da epidemie o insostenibilità (perché quando saranno troppi non ci saranno abbastanza europei per mantenerli); oppure si riverseranno tutti qui. E sarà una devastazione di proporzioni inenarrabili, con echi solo nel crollo dell’Impero Romano. Ma peggiore: perché quelle erano popolazioni razzialmente simili, seppure culturalmente distanti. E’ stato catastrofico, ma rimediabile.
La soluzione è semplice: legare gli aiuti cosiddetti umanitari che stanno preparando la nostra distruzione demografica futura, ad una severa politica di controllo demografico. Dopo due figli sterilizzazione volontaria in cambio di aiuti. Non c’è alternativa.
Senza una politica di sterilizzazione volontaria, la frenesia sessuale africana che si manifesta in un nomadismo riproduttivo, porterà alla catastrofe: milioni di morti africani per epidemie e carestie, non appena anche gli aiuti saranno insufficienti (come spiegato in precedenza) o il genocidio etnico in Europa.
Per fare questo, dobbiamo rovesciare completamente non solo la politica, ma lo stesso pensiero dominante propagandato dai media di distrazione di massa: in Africa non si muore di fame. C’è il più alto numero di obesi nel mondo:
http://www.theguardian.com/society/2014/sep/21/obesity-africas-new-crisis
E, soprattutto, dobbiamo rovesciare il concetto razzista che sia nostra responsabilità: è loro responsabilità.
Si autogovernino, se sono in grado. Con gli onori e gli oneri che questo comprende.