Un danese che vive a Vienna è stato condannato a due anni di carcere, per avere paragonato Maometto ad un maiale. Il 32enne, che vive in Austria dal 2010, secondo un rapporto della agenzia di stampa austriaca (APA), è stato condannato dall’ayatollah dal giudice George Olschak, che lo ha definito “un insulto all’Islam profondamente offensivo”, e “un incitamento all’odio religioso illegale”.
Secondo l’ancora più fanatico Procuratore di Stato, che si chiama Stefanie Schön, la sentenza “è troppo indulgente”, e ha detto che avrebbe fatto appello “per un periodo di detenzione più lungo”. Non è Charlie.
Il processo al danese, è il risultato di indagini da parte di un fanatico contro la libertà di espressione, che si definisce ‘antifascista’, tal Uwe Seiler, che è impegnato nel denunciare quella che lui considera ‘propaganda di estrema destra e retorica neo-nazista su Internet’ alla Gestapo Polizia.
Il ragazzo danese, che non ostante la persecuzione non ha perso un geniale senso dell’umorismo’, ha detto in sua difesa, che si trattava di “un’accusa assurda e una violazione dei miei diritti umani”. Egli ha sottolineato di avere scritto la maggior parte dei messaggi nella sua lingua, dicendo: “Se avessi voluto parlare a un pubblico austriaco, avrei scritto in Turco. Certo, in passato avrei usato il tedesco.”
Geniale.
Un maiale che viene paragonato a Maometto…..