La Francia è in preda a ‘convulsioni multietniche’. Si susseguono le manifestazioni violente pro-islamiche contro l’offensiva israeliana a Gaza.





Ieri è stata ancora una giornata di caos, con i ‘manifestanti’ che hanno saccheggiato i negozi e si sono scontrati con la polizia anti-sommossa.
Ovviamente, sui media di distrazione di massa leggerete che i manifestanti sono ‘giovani francesi’, e formalmente è corretto: sono ‘francesi’ per Ius Soli.
La manifestazione nel sobborgo settentrionale di Parigi abitato da immigrati islamici di Sarcelles è stata la terza nel giro di otto giorni, sempre più violente, in un paese che conta la più grande popolazione musulmana in Europa occidentale e una grande comunità ebraica. Un mix multietnico molto lungimirante.
La decisione delle autorità di vietare le proteste in aree ritenute troppo sensibili – multietniche – non ha impedito i disordini e il caos.
Ma è tutta Europa a ‘sentire’ la presenza della popolazione islamica: da Vienna a Stoccolma e ad Amsterdam, a migliaia si sono radunati per dare vita a manifestazione violente pro-Hamas.
Ma è stato nel sobborgo parigino di Sarcelles – a volte soprannominato “piccola Gerusalemme”, per la sua grande comunità di ebrei sefarditi – che gli immigrati islamici hanno dato il meglio, in una dimostrazione con centinaia di ‘giovani’ – alcuni dei quali mascherati – che hanno dato fuoco a bidoni, distrutto auto e devastato negozi.
I saccheggiatori hanno invaso negozi, distruggendo anche una camera ardente. Altri hanno fatto irruzione in una farmacia alla quale hanno dato fuoco. Dentro delle mamme che stavano allattando i propri figli.
“Stiamo andando a prendere il registratore di cassa,” una persona gridava, con voce soffocata dal rumore di un elicottero della polizia e l’allarme di una pizzeria nelle vicinanze.
Le forze di sicurezza poi hanno sparato proiettili di gomma in direzione dei saccheggiatori.
Non lontano, la polizia antisommossa ha bloccato l’accesso alla sinagoga locale, dove un gruppo di giovani immigrati armati di bastoni e spranghe di ferro tentava di fare irruzione.
Il bombardamento mortale di Gaza ha portato alla luce quelle che sono le profonde spaccature etnica all’interno della società francese – una comunità ebraica sempre più preoccupata, una crescente frangia islamica radicale, e attivisti di estrema sinistra che ha stretto un’alleanza diabolica con i terroristi islamici.
La violenza a Sarcelles ha rispecchiato fedelmente quella di un raduno avvenuto il giorno prima in un quartiere settentrionale di Parigi.
Entrambi i raduni erano stati vietati per paura di disordini, dopo che i manifestanti lo scorso fine settimana avevano cercato – in qualche caso riuscendoci – di prendere d’assalto due sinagoghe della capitale francese.
Le stesse scene si sono viste a Londra, dove sono stati effettuati numerosi arresti.
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Il primo ministro francese Manuel Valls tiene un discorso a Parigi il 20 luglio 2014 (AFP Photo / Francois G …
Hollande, sempre più fantoccio, ha detto, mimando l’ossessione – che sfiora il fideismo religioso – francese per lo Stato, che “la Repubblica è in grado di vivere insieme, a guardare la nostra storia e allo stesso tempo di essere sempre pronti a difendere i valori democratici, per non essere influenzati da argomenti che sono troppo lontani da qui per essere importati, di non essere spazzata via dalle onde d’urto globali “, ha detto.
Illusioni. Nessuna società può rimanere libera mentre diventa multietnica, lo dimostrano i divieti delle manifestazioni.

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