L’invasione di immigrati ha riportato in Italia malattie scomparse: tubercolosi, scabbia, sifilide si riaffacciano dal passato insieme a povertà e precarietà. Con la crisi economica cresce anche il numero degli immigrati che non trovano lavoro e finiscono per strada.
Questo porta ad una escalation epidemica. E ad un aumento di malattie storicamente legate a detenuti, immigrati e nomadi, i primi ad esserne colpiti a causa di scarsa igiene.
Una situazione epidemiologica preoccupante nella quale la stragrande maggioranza dei casi di Tbc riguarda cittadini extracomunitari; purtroppo spesso i cittadini stranieri fanno trascorre anche mesi prima di rivolgersi ad un medico e così non si fa altro che facilitare la diffusione della malattia.
Con un sistema sanitario nazionale mutilato dalla spending review e l’aumento di pazienti a causa del continuo afflusso di immigrati, fare monitoraggio e rivelazioni statistiche diventa più difficile. Così scopriamo che non tutte le regioni riescono a fare un adeguato lavoro di segnalazione dei casi.
Per questo, Patrizia Ovattoni, della Lega Nord, chiede “uno screening preventivo per i soggetti a rischio o che provengono da zone in cui la malattia è endemica o ad alto tasso tubercolare. Test obbligatori con tesserino sanitario da farsi al momento dello sbarco. La principale misura di salvaguardia è assicurare che tutti i casi di tbc vengano prontamente diagnosticati e curati. Questa è una emergenza sanitaria alla quale dobbiamo dare grande attenzione; sono a rischio le fasce sociali più deboli, i nostri bambini, i disabili e gli anziani. Meglio prevenire che curare”. Dice.
Viene in mente la situazione disastrosa di Siracusa. Città martire dell’immigrazione, nella quale la Tbc è divenuta endemica a causa degli sbarchi.
Dopo le polemiche scoppiate dopo la disinfestazione dei migranti a Lampedusa, mi sembra molto difficile che provvederanno a prevenire un eventuale diffusione di malattie con degli esami a quelli che sbarcano.
In un tempo di crisi economica non dovrebbero nemmeno esserci questi sbarchi perché il paese non é più economicamente attrattivo ed invece l’invasione prosegue.