Basta docce, da oggi solo crema per i clandestini

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C’è chi, come la Kyenge, vuole far fare loro la doccia vestiti, chi vuole espropriare qualche hotel, e poi c’è l’ennesimo presunto esperto dice la sua sull’epidemia di Scabbia a Lampedusa e sulle docce, che ormai abbiamo capito sono cose da ‘nazisti’, d’ora in poi solo vasche, per i ‘migranti’.
Dice Maria Triassi, presidente di una autodefinitasi ‘Società italiana di igiene e medicina preventiva e sanità pubblica’ (Siti), sezione Campania: “Le immagini del Cip di Lampedusa sono disdicevoli della dignità umana. Contro la scabbia esistono metodi alternativi”. E quali sono, questi metodi ‘alternativi’? Le cremine.

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Alla Triassi non convince la giustificazione data alla stampa da Coni Galipò, responsabile della cooperativa che gestisce il Centro di soccorso e di prima accoglienza di Lampedusa. Galipò in un’intervista ha detto che per somministrare il benzoato di benzile si è preferito utilizzare gli spruzzatori, e nebulizzare il getto, “in modo da evitare rossori, bruciature ed effetti collaterali”. Secondo l’esperta, però, le lozioni tipo crema “non producono alcun effetto collaterale”. Chissà se si offre lei, per spalmare la crema sui malati di Scabbia.

Barattoli crema per tutti. A spese nostre.