VICENZA – Gli zingari vanno in hotel, a spese dei cittadini. Settacinquemila euro sono stati spesi nei primi sette mesi dell’anno dall’amministrazione a guida Pd per tenere in hotel 8 famigliole di zingari.

Quanto sia stato invece speso da Luglio in poi è ‘top secret’. Il Comune non ha voluto fornire altre cifre ufficiali – si parla in totale di 500mila euro spesi in tre anni – nel patetico tentativo di frenare l’indignazione dei cittadini alla notizia di una famiglia di zingari che, sfrattata per morosità, viene ospitata in albergo da undici mesi a spese dei contribuenti. E non è la sola.

Ridicolo che il Comune spenda queste cifre per mantenere degli stranieri. Il conto lo paghino i Paesi di provenienza. O ancora meglio: non puoi vivere qui? Torna da dove sei venuto. Semplice.

Poi la solita lagna tardiva:«la giunta ha deciso di bloccare questo tipo di sistemazioni». Ma intanto i circa 40 ospiti rimangono in hotel.

«Il Comune di Vicenza – spiega l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala – non lascia nessuno senza un tetto. Tuttavia le situazioni critiche stanno aumentando e vanno cambiate le modalità di aiuto. Se fino a qualche tempo fa una risposta poteva essere la sistemazione per brevissimi periodi in albergo, per non dividere i nuclei familiari, già nel luglio scorso, poche settimane dopo l’insediamento della nuova amministrazione – la stessa che c’era prima – , la giunta ha deciso di bloccare questo tipo di sistemazioni che in molti casi si protraevano troppo nel tempo con costi eccessivi per il Comune». Ma attenzione, leggete fino alla fine.

La conclusione è un’offesa all’intelligenza umana. Per quanto riguarda il caso della famiglia che ha destato scandalo in città: «stiamo valutando la possibilità di ospitare l’intero nucleo familiare nella nuovissima struttura di coabitazione di via dei Mille». Allegria. Dall’hotel al residence. Sempre a spese dei contribuenti.