Secondo le notizie riportate dal quotidiano Ta Nea, il governo greco ha deciso di spendere quasi un milione di euro (846.000 euro per la precisione) per costruire la prima moschea di Atene, destinata agli immigrati di fede musulmana. Il progetto del tempio prevede che esso abbia linee architettoniche moderne e non ricalchi le forme tradizionali delle moschee ottomane con i minareti. Tutto cio’ che adesso occorre, aggiunge il giornale, e’ che il ministero dei Trasporti, competente per la realizzazione dell’opera, avvii le procedure per la gara d’appalto dei lavori. Nei mesi scorsi il governo turco aveva proposto di finanziare la costruzione della moschea ma le autorità greche avevano sempre respinto l’offerta, affermando di essere in grado di provvedere con le proprie risorse.

La decisione è stata adottata non ostante la profonda crisi economica, la recessione arrivata al sesto anno consecutivo e rigide misure di austerita’ che hanno falcidiato stipendi e pensioni. Secondo un rapporto del 2012 redatto dal Comitato greco dell’UNICEF  in collaborazione con l’Università di Atene, intitolato “La Condizione dell’Infanzia in Grecia 2012” , il 23% dei bambini è povero rispetto all’indice di povertà medio europeo (pari al 20,5%) e i minorenni che vivono sotto la soglia di povertà sono 439.000. Le famiglie povere sono il 20,1% della popolazione. Il 28,7% delle famiglie con bambini si sono trovate in condizione di povertà o esclusione sociale, dato che sale al 34,7% delle famiglie con adolescenti. La Grecia ha la più alta percentuale di bambini sottopeso dei paesi OCSE.