E’ una donna disperata, distrutta dai sensi di colpa.La madre del bambino di 10 anni, violentato da un profugo iracheno in una piscina austriaca, ha detto di essere pentita e di sentirsi in colpa per avere insegnato ai suoi figli a fidarsi ed essere accoglienti con i migranti.
L’uomo si è difeso dicendo che aveva una ‘emergenza sessuale’, la donna ha definito la ‘difesa’ del profugo come ‘semplicemente mostruosa’.
La madre del bambino, che è arrivata in Austria negli anni ’90 dalla Serbia, ha detto di avere sempre insegnato ai suoi cinque figli di offrire la stessa ospitalità ai nuovi arrivati che lei stessa aveva ricevuto. Ma non tutti gli immigrati sono uguali, conta la natura. Conta da dove vengono. E gli attuali immigrati vengono da luoghi dove donne e bambini sono semplicemente oggetti o prede sessuali.
La donna spera che il profugo sia condannato e poi espulso. E ha confessato di essere profondamente pentita per avere insegnato ai suoi figli ad essere accoglienti con i migranti.
Il bambino, Goran, ha dovuto essere ricoverato in ospedale con ferite gravi e sua madre ha detto che suo figlio ha pianto ogni notte dopo la violenza.

