“Dai dati in nostro possesso, sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di immigranti pronti a partire per l’Europa”.
Durante la conferenza stampa sull’indagine “Glauco II” – vera e propria agenzia di viaggio per clandestini africani verso l’Italia – il procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia ha detto: “Dai dati in nostro possesso, sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di immigranti pronti a partire per l’Europa”.
Non basta: “Il prezzo medio pagato dagli immigrati per raggiungere la Libia da paesi come l’Etiopia, ad esempio, si aggira sui 5.000 dollari – dice Scalia – il viaggio verso l’Italia, via mare sulle carrette del mare, costa sui 1500 dollari”. Calcoliamo: sono circa 6.000 euro a testa. In una nazione come l’Etiopia, dove non ci sono guerre, si tratta di una cifra enorme.
Il reddito medio etiope è 900 dollari, contro i circa 35.000 italiani: significa che avere 6.000 euro in Etiopia è come averne più di duecentomila in Italia. Questi pagano tale cifra per venire in Europa a gozzovigliare in hotel. Significa che devono averne molti altri. Non fuggono da guerre e non sono poveri: sono le classi agiate di quei luoghi.
L’organizzazione, per altri 400 euro, consente la fuga dai centri della Sicilia e allestisce il viaggio verso nord con l’ulteriore pagamento di circa 1500 euro.
“È evidente che gli immigrati costituiscano per questa organizzazione un’ingente affare di tipo economico”, ha concluso il procuratore. Ma è anche evidente che non ci troviamo davanti a vittime, piuttosto complici.