Negli ultimi 10 anni i lavoratori stranieri in Italia hanno sottratto – ceteris paribus – al sistema economico oltre 60 miliardi di euro. Lo hanno fatto attraverso le cosiddette ‘rimesse’, somme dirette verso i paesi d’origine.
Quindi, non solo occupano posti di lavoro che potrebbero andare ad italiani disoccupati – e ce ne sono -, non solo, comprimono i salari e ingorgano il mercato immobiliare, ma i soldi dei loro guadagni, invece di spenderli in Italia, li portano all’estero. Un doppio danno: perché se i loro lavori venissero coperti da italiani, questi 60 miliardi sarebbero stati spesi in negozi e locali italiani. Per tacere dell’effetto moltiplicatore.
Quello delle rimesse è uno dei motivi per il quale il Pil italiano non cresce: ogni anno partiamo da sottozero.
Anche nel 2014, il sistema economico italiano ha perso oltre 5 miliardi di euro:
ANNO | MILIONI DI EURO |
---|---|
2005 | 3.900 |
2006 | 4.527 |
2007 | 6.039 |
2008 | 6.376 |
2009 | 6.747 |
2010 | 6.572 |
2011 | 7.394 |
2012 | 6.833 |
2013 | 5.545 |
2014 | 5.333 |
Le regioni più colpite sono Lombardia (1 miliardo e 119,4 milioni), Lazio (985,1 milioni), Toscana (587,1 milioni), Emilia-Romagna (459,7 milioni), Veneto (426,3 milioni) e Campania (306,7 milioni).