Stoccolma: un piano per trasformare chiese e seconde case in centri accoglienza profughi

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Le élite politiche svedesi hanno in programma di costruire una nuova città, interamente finanziata dai contribuenti svedesi, per ospitare la massiccia ondata di immigrati

Un nuovo Stoccolma sarà realizzata in 6 anni. Per i ‘profughi’. Oltre ad utilizzare alberghi, dormitori, ed edifici pubblici per gli alloggiare i nuovi arrivati, il piano radicale propone la confisca delle seconde case e la conversione di chiese e altri edifici religiosi in centri di accoglienza.

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Il piano prevede anche la trasformazioni in dormitori per clandestini di edifici storici, al fine di facilitare la sistemazione di sempre più ‘nuovi svedesi’.

Nel frattempo, il sistema di welfare svedese sta crollando, tanto che si può parlare, nel caso dei politici svedesi (ma anche di quelli italiani) di una vera e propria ‘sindrome di Stoccolma’, nella quale i cittadini autoctoni degli Stati europei sono costretti a sacrificarsi sull’altare del multiculturalismo e dell’accoglienza. In una perversione morale e intellettiva senza precedenti nella storia dell’Uomo.