Sao Luis – Una bambina di sei anni è morta a causa delle gravi ustioni riportate sul 95% del corpo venerdì scorso, quando l’autobus su cui viaggiava insieme alla famiglia è stato dato alle fiamme nella città brasiliana di Sao Luis. Si presume che l’attacco sia stato ordinato dai detenuti del carcere di Pedrinhas. Altre quattro persone, tra cui la madre 22enne e la sorellina minore, di 17 mesi, di Ana Clara Santos Sousa, sono state ferite.

Secondo il governo dello stato di Maranhao, gli attacchi sono stati ordinati da detenuti di Pedrinhas, in rappresaglia contro un’operazione di polizia volta a frenare la violenza nel penitenziario, dove l’anno scorso sono stati uccisi 60 prigionieri. Altri due detenuti sono stati trovati morti quest’anno.

Oggi, le autorità Maranhao hanno istituito un commissariato all’interno del carcere, per indagare i casi di violenza, mentre il governo della presidente Dilma Rousseff ha offerto dei posti nelle prigioni federali per i detenuti di Pedrinhas ritenuti più pericolosi.