Sanremo, ambasciatore Israele contro l’islamico Ghali: “Vergognoso”

Vox
Condividi!

L’ambasciatore di **Israele a Roma**, **Alon Bar**, ha espresso la sua disapprovazione riguardo alle affermazioni fatte al **Festival di Sanremo**. Ha sottolineato che, anche se la canzone potrebbe essere una riflessione sulla tendenza umana a incolpare gli altri anziché assumersi le proprie responsabilità, l’uso della frase potrebbe avvalorare luoghi comuni di **antisemitismo** ¹.

Nella serata finale è stato il cantante islamico tunisino Ghali a invocare lo “stop al genocidio”.

Inoltre, il capo della **comunità ebraica milanese**, **Meghnagi**, ha attaccato Ghali per la sua “propaganda anti-israeliana” e ha dichiarato che non possono accettare tali posizioni ².

“Ritengo vergognoso che il palco del **Festival di Sanremo** sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile.” Così in un post su **X** l’ambasciatore di **Israele a Roma**, **Alon Bar**, a proposito delle prese di posizione di alcuni cantanti nel corso del **Festival di Sanremo**. Dopo l’intervento di **Dargen D’Amico**, che ha chiesto il ‘cessate il fuoco’ a **Gaza** all’inizio del **Festival**, nella serata finale è stato **Ghali** a invocare lo “stop al genocidio”.

Vox

“Nella strage del **7 ottobre**, tra le **1200 vittime**, c’erano oltre **360 giovani trucidati e violentati** nel corso del **Nova Music Festival**. Altri **40 di loro**, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani – scrive **Bar** – Il **Festival di Sanremo** avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto.”

“Leggo con tristezza l’intervento sui social dell’ambasciatore di **Israele in Italia**, **Alon Bar**, che giustamente depreca alcune affermazioni fatte al **Festival di Sanremo**, che secondo lui sono servite ‘a diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile'”, dichiara il senatore **Maurizio Gasparri**, componente della **Commissione di Vigilanza Rai**.

“L’ambasciatore ricorda che ‘nella strage del **7 ottobre** tra le **1200 vittime** c’erano oltre **360 giovani trucidati e violentati** nel corso di un evento musicale’. La **Rai** ha perso un’altra occasione. Spero che i vertici dell’azienda si scusino con le autorità di **Israele** ed attuino interventi riparatori, tenuto conto delle giuste proteste dell’Ambasciatore di **Israele**. La **Rai** non può vivere fuori dalla realtà. Rinnovo la mia solidarietà all’Ambasciatore **Bar** ed al popolo di **Israele** che il **7 ottobre** ha subito un’aggressione paragonabile alle persecuzioni della **Shoah**”, aggiunge **Gasparri**.

(1) Controversia sulla canzone “Ghali” – Osservatorio Antisemitismo. https://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/controversia-sulla-canzone-ghali/.
(2) Sanremo, il capo della comunità ebraica milanese attacca Ghali: “Non …. https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/02/07/news/festival_sanremo_meghnagi_comunita_ebraica_milano_attacca_ghali_per_propaganda_anti-israeliana-422080506/.
(3) Sanremo, Ghali: “Stop al genocidio a Gaza”, una voce fuori dal coro …. https://www.ilgiornaleditalia.it/news/spettacolo/577572/sanremo-ghali-stop-genocidio-gaza.html.




3 pensieri su “Sanremo, ambasciatore Israele contro l’islamico Ghali: “Vergognoso””

  1. Quello che Ghali, ed evidentemente anche alcuni commentatori dalla memoria storica corta, non dice, è che il suo ‘casa mia, casa tua’, vale soltanto ora che sono in minoranza, e devono essere accettati, con tutte le loro usanze, anche quelle dei cosiddetti ‘maranza’, che rendono la giovinezza insopportabile a tanti italiani.
    Non dice, il signor Ghali, che gli arabi fecero ‘casa loro’, delle terre mediorientali, cristianissime, e sfrattarono i cristiani da esse, tanto che oggi si trovano con il lanternino in tutta l’Anatolia, Siria, Libano (fino agli anni ’30 con una maggioranza cristiana), la stessa Palestina, oggi Israele, l’Egitto, e il nordafrica, islamizzati totalmente.
    E non dice, sempre il signor Ghali, di quanto fosse insopportabile la vita per i cristiani bulgari, armeni, assiri, serbi, greci, che dovettero subire gli oltraggi ottomani per 400 anni, ed ancora li subiscono, laddove possono infierire su di loro.
    Casa mia è tua, e casa tua, è sempre tua, vero signor Ghali?

I commenti sono chiusi.