Galli della Loggia ha ragione: troppi immigrati nelle nostre scuole

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# Inclusione scolastica degli immigrati? No grazie. Ernesto Galli della Loggia ha ragione, troppi invasori nelle nostre classi. Ma la soluzione non è creare classi separate, è non farli entrare.

L’inclusione scolastica è il principio secondo cui tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali, sociali, culturali o di apprendimento, hanno diritto di frequentare la scuola comune e di ricevere un’educazione adeguata alle loro esigenze. L’Italia è stata uno dei primi Paesi a promuovere l’inclusione scolastica, abolendo le classi differenziali nel 1977 e introducendo la figura dell’insegnante di sostegno per gli alunni con disabilità.

Tuttavia, l’inclusione scolastica è anche oggetto di dibattito e di critiche, sia da parte di chi la ritiene un mito irrealizzabile, sia da parte di chi la difende come un valore fondamentale della nostra società. In particolare, il professor Ernesto Galli della Loggia, storico e editorialista del Corriere della Sera, ha scatenato una polemica con il suo articolo “Il mito dell’inclusione nella scuola italiana”, in cui sostiene che l’inclusione scolastica sia una menzogna che danneggia la qualità dell’istruzione e la formazione dei giovani.

## Le critiche di Galli della Loggia

Secondo Galli della Loggia, l’inclusione scolastica è un mito perché non tiene conto della realtà delle aule italiane, dove convivono alunni con disabilità gravi, alunni con bisogni educativi speciali (BES), come dislessici o disgrafici, e alunni stranieri che non conoscono l’italiano. Questa situazione, a suo avviso, rende impossibile garantire un’istruzione efficace e uniforme a tutti gli alunni, e compromette il livello di apprendimento e di preparazione dei cosiddetti alunni “normali”.

Galli della Loggia accusa anche il sistema scolastico italiano di essere ipocrita e di nascondere i problemi dell’inclusione scolastica, facendo finta che tutto vada bene e che gli alunni con difficoltà siano integrati e seguiti adeguatamente. In realtà, secondo lui, gli insegnanti di sostegno sono spesso impreparati e isolati, i piani didattici personalizzati (PDP) sono inefficaci e burocratici, e gli alunni con disabilità o con BES sono abbandonati a se stessi o assistiti in modo superficiale.

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Infine, Galli della Loggia sostiene che l’inclusione scolastica sia un’ideologia che vuole imporre una visione egualitaria e omologante della società, negando le differenze e le diversità tra gli individui. Per lui, l’inclusione scolastica è una forma di “pensiero unico” che non rispetta la libertà di scelta delle famiglie e degli alunni, e che impedisce la valorizzazione dei talenti e delle eccellenze.

Sicuramente l’efficienza dell’apprendimento viene lesa non differenziando gli alunni per capacità. D’altra parte la presenza di alunni di diversa estrazione evita la creazione di una società eccessivamente stratificata.

La presenza di disabili può essere un peso eccessivo per l’insegnamento ma insegnai ai ragazzi valori che non si possono apprendere dai libri.

L’unica certezza è per la presenza di stranieri: la loro presenza è solo negativa, sia per l’efficienza nell’apprendimento che per la società che vogliamo difendere.

Ma questa è una emergenza che nella scuola ha solo uno dei tanti aspetti. Vanno fermati alle frontiere. Dobbiamo abrogare i ricongiungimenti familiari: perché dobbiamo pagare insegnanti che insegnino figli di stranieri? Perché dobbiamo pagare loro mense e servizi? Perché dobbiamo pagarli mentre rendono più difficile l’apprendimento dei nostri figli?

E’ altruismo patologico. Faremo la fine del cuculo. Non una bella fine.




Un pensiero su “Galli della Loggia ha ragione: troppi immigrati nelle nostre scuole”

  1. Questo è uno che dice le cose come stanno, mi spiegasse il sig ministro della S-cultura italiana cosa fa un disabile che si riempie di escrementi tutti i giorni in una classe?, istruiscono gli alunni a respirare il tanfo altrui?, in inghilterra i disabili stanno per conto loro. In apposite scuole, e non si sentono emarginati nelle classi italiane tolte qualche cerimonia i disabili vengono sempre esclusi e mal tollerati
    Le scuole di BOLOGNA sono piene di negri sottosviluppati che oltre che non parlare in italiano stanno tutto il giorno con la testa sul banco a dormire, sono utili perché fanno numero e si possono cosi assumere analfabeti pseudo professorucoli pronti a votare partiti di sinistra

    l’educazione speciale separata come la guerra di mister Putin è prevalentemente praticata in Belgio, con otto tipi di scuole relative ad altrettante tipologie di handicap, in Germania con dieci tipi di scuole e Paesi Bassi con quindici tipi, inghilterra compresa
    Grazie alla sinistra le scuole per handicappati sono state cancellate, andrebbero ripristinate e riempite ad esempio con i politici attuali, tutti, nessuno escluso

I commenti sono chiusi.