Mafia appalta lo spaccio ai rom: è l’integrazione

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# Affari tra Rom e Mafia a Gioia Tauro

Gioia Tauro, una piccola città nel sud dell’Italia, è diventata un punto di riferimento per le attività criminali tra la comunità Rom e la mafia locale. Questa collaborazione criminale ha portato alla creazione di quartieri ghetto, che sono diventati isole di spaccio.

## L’Integrazione Criminale

Le carte dell’inchiesta “Acquamala” hanno rivelato i legami e gli affari tra le cosche di “taliani” e gli “zingari” a cui hanno “subappaltato” lo spaccio. L’unica integrazione è quella criminale.

## Il Ruolo della ‘Ndrangheta

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La ‘ndrangheta, la potente organizzazione mafiosa calabrese, ha svolto un ruolo significativo in questa integrazione criminale. Hanno “subappaltato” un settore redditizio alla comunità Rom. Questo ha portato alla creazione di un rapporto sinallagmatico tra le due organizzazioni mafiose.

## Il Caso di Crotone

Al centro dell’inchiesta c’è il 54enne Cosimo Manetta, che secondo gli inquirenti, comanda lo spaccio nel quartiere Rom di Crotone¹. L’organizzazione che aveva il suo feudo nel quartiere Rom di Acquabona coltivava legami con famiglie di ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.

## Conclusioni

Questi affari tra la comunità Rom e la mafia a Gioia Tauro sottolineano come la criminalità organizzata in Italia punti all’integrazione come altre mafie: quella politica e quella vaticana.