Repubblica inventa bufale: “Pamela e Desirée vittime femminicidio”

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Si appropriano di martiri dell’immigrazione per trasformarle in vittime di ex fidanzati e gonfiare le statistiche del fenomeno fasullo definito ‘femminicidio’.

Repubblica utilizza la morte della povera Giulia Cecchettin per diffondere bufale orrende, andando a stuprare la verità e, idealmente, i corpi di altre donne vittime di crimini degli immigrati. Inventando che Pamela e Desirée, uccise da africani richiedenti asilo, siano “vittime di ex fidanzati”

“Nessuno sconto di pena, nessun permesso premio per chi ha ucciso le nostre figlie. Vogliamo pene certe”. E’ l’appello al governo da parte delle mamme di ragazze uccise dai loro ex. Mamme che conoscono quell’orrore per averlo visto coi loro occhi sui corpi delle figlie. Pamela, Desirée, Noemi, Giordana, Lauretta, Jennifer, Anna sono state uccise come Giulia Cecchettin.

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Pamela, Desirée e le altre diventano “ragazze uccise dai loro ex” e non povere vittime del crimine di immigrati e finti profughi che tanto piacciono ai giornalisti di Repubblica.

Non solo.

“Questa ragazza è figlia nostra, vorremmo abbracciare il suo papà, stiamo rivivendo tutto il dolore del giorno in cui quegli assassini ci strapparono le nostre ragazze. Adesso mi chiedo quale pena sarà decisa per l’assassino di Giulia”, è la domanda che si fa Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, romana di 18 anni uccisa nel 2018 a Macerata da quattro uomini.

Pamela, ammazzata dal nigeriano Oseghale, diventa vittima di “quattro uomini”.

Ma non vi vergognate a diffondere bufale in modo così grezzo? Non vi fare schifo?