La maggioranza degli italiani è contro il ‘femminicidio’ come reato a sé stante: solo il 46% è d’accordo con la distinzione legale rispetto all’omicidio, mentre il 48% non lo è. E questo lo dice un sondaggio di quelli che conosciamo, significa che la realtà è ancora ‘migliore’.
È quanto emerso dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend per Sky TG24, diffuso dal canale all news. Secondo il sondaggio, inoltre, le donne tendono più a concordare con la distinzione (50-43%), mentre gli uomini tendono più verso il disaccordo (40-54%).
La società italiana non condivide la bizzarra idea che ogni uomo dovrebbe sentirsi in parte responsabile quando viene commesso un cosiddetto femminicidio: solo il 44% è d’accordo, mentre il 50% è in disaccordo. Gli uomini (56%) sono più propensi a dissociarsi da questa demenziale responsabilità collettiva.
Per quasi due italiani su tre i femminicidi sono in aumento ma non dipendono da fattori culturali. Una maggioranza degli italiani (63%) infatti ritiene che i femminicidi siano aumentati negli ultimi 30 anni, in contrasto con i dati ufficiali che indicano una sostanziale stabilità del fenomeno, sintomo dell’aumento di consapevolezza in materia.
Quindi i media riescono ad aumentare la percezione di un fenomeno in realtà inesistente parlandone di continuo, ma non riescono ad imporre l’idea che interessa ai loro padroni.
Ovviamente, il sondaggio non parla di immigrati. I veri responsabili di questo fenomeno comunque marginale. Strano.