Un dato che sarà certamente peggiorato ulteriormente con la pandemia, ma già prima decisamente modesto se rapportato a quasi 3,9 milioni di contribuenti stranieri e 5 milioni di residenti, che hanno dichiarato un monte redditi complessivo pari a poco meno di 53 miliardi di euro.
In pratica l’8,5 dei residenti, gli immigrati, mentre commette un numero spropositato di stupri:
Paga solo il 4,3 per cento delle tasse. Insomma, per noi italiani è un affarone!
Dei quasi 4 milioni di contribuenti nati all’estero, quasi 700mila sono romeni. La seconda comunità più diffusa, quella albanese con 287mila persone, è anche quella che dichiara di più: quasi 14mila euro all’anno. Seguono Marocco, con 227mila lavoratori regolari, e Cina, a quota 196mila.
Quasi la metà delle dichiarazioni prese in esame, il 48%, si ferma a un imponibile annuo di sole 3.700 euro. Quindi, di fatto, esentasse.
Abbiamo, quindi, una popolazione che paga 1/4 delle tasse rispetto agli italiani ma che commette 8 volte più stupri. Perché li facciamo entrare? Perché li teniamo qui?
Perché non svuotiamo i centri di accoglienza?
A proposito delle tasse che non pagano e dei sussidi che riscuotono, ricordiamo questa denuncia: