Quindi, di grazia, come possono essere considerati italiani individui come Balotelli ed Egonu? E’ evidente che non considerarli tali è solo buonsenso. Ed è buonsenso dire, come Joe Formaggio, che gli italiani sono e devono rimanere bianchi. Ma se lo dici sei ‘razzista’.
“La polemica di Favino io la condivido. Ha pienamente ragione. Visto che capita spesso che gli americani facciano film sugli italiani, ha perfettamente un suo senso che siano interpretati da italiani. Ferrari, un modenese, che viene dal Nebraska, fa un po’ ridere”. Così all’AdnKronos il regista Pupi Avati intervenendo nella polemica scatenata dalle dichiarazioni dell’attore Pierfrancesco Favino in merito ai ruoli di icone italiane interpretati da attori stranieri.
“Quando ho girato il film su Dante Alighieri, noi siamo stati tentati, sedotti dall’idea di farlo interpretare ad Al Pacino -rivela il maestro Avati- Ma per quanto lui sia un italo americano, poi ci siamo ricreduti. E grazie a Dio abbiamo scelto Sergio Castellitto e Alessandro Sperduti, quindi attori italiani. Il film ha avuto un grande successo e questo conferma che con attori italiani il film ha una credibilità assoluta maggiore”.
“Quello che dice Favino è assolutamente giusto: come loro pretendono di far interpretare gli americani agli americani, gli italiani devono essere interpretati d italiani. Anche perché se no la presa diretta, dove gli attori recitano senza essere doppiati, elemento fondamentale per valutare la credibilità dell’attore, come la valutiamo?”.
Al caro pupi dico, lo stesso fa ridere quando un negro si dichiara italiano, che stia scritto su di un pezzo di carta non vuol dire nulla, sullo stesso pezzo di carta i ritardati rikkioni sono dichiarati normali
Ahi, state travestendo di identitarismo qualcosa che ha radici profonde nella cultura woke.
Nasce tutto da chi vuole che personaggi disabili siano interpretati solo da attori disabili; che il doppiaggio di personaggi colorati sia fatto solo da colorati; che personaggi omo siano interpretati solo da attori omo, tutto in barba alla meritocrazia che però viene tirata in ballo quando si fa un po’ di ‘sano’ blackwashing.
Queste sono le cazzate che stanno tanto a cuore agli attivisti progressisti di X e che infestano ogni angolo dell’intrattenimento.
In realtà dal loro punto di vista è ‘identitarismo’.
C’è da dire che i loro colleghi d’oltreoceano sono molto più efficienti nel portare avanti la propaganda woke.