Per stuprarla le rompe le ossa: finisce così la serata dal kebabbaro

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Gravissimo episodio di violenza nella notte tra martedì e mercoledì scorsi a L’Aquila.

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Una ragazza di circa 30anni è stata aggredita da un uomo, conosciuto nel corso della serata, nella zona di costa Masciarelli, una zona del centro storico ancora poco frequentata e con pochi residenti.

Paghiamo per la ricostruzione de L’Aquila così che ci facciano Kebab. Il mondo post-moderno è un circo.

La 30enne è stata aggredita da un uomo conosciuto poco prima in un locale che vende kebab, subito dopo essersi allontanata con lui.

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Secondo quanto si è appreso da fonti investigative la giovane donna sarebbe stata aggredita e picchiata selvaggiamente tanto che si è reso necessario il ricovero all’ospedale San Salvatore.

La giovane donna non sa chi sia quell’uomo incontrato poco prima nel locale. Non è stato ancora identificato ma sono stati acquisiti alcuni filmati ripresi nella zona dalle telecamere di sicurezza. La giovane ha riportato delle fratture e delle contusioni anche gravi e dovrà essere operata. La ragazza è riuscita a chiamare la mamma, che ha allertato la Polizia. Sta indagando la Squadra Mobile della Questura dell’Aquila.

Il femminismo è l’origine di tutti i mali per le donne.




4 pensieri su “Per stuprarla le rompe le ossa: finisce così la serata dal kebabbaro”

  1. che minchia ci fa una italica troia a magnare un kebab di merda in un locale di merda? e fare amicizia con un immigrato di merda?
    bhe cazzi suoi vaffanculo te lo meriti
    ormai speriamo hai imparato la lezione

    1. io dico di no!….. ritenta sarai piu fortunata ,magari al prossimo giro si becca una bella coltellata e si leva definitivamente di torno!

      1. Hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha hahaha

  2. Trattasi di un genere di episodio che da ormai vent’anni succede spesso anche a Perugia. In questo caso la colpa va attribuita principalmente a quelle troie italiane, per lo più sedicenti femministe, che vanno in “locali” (ovvero sgaguzzini) di kebab alla ricerca di africani per accoppiarsi.

I commenti sono chiusi.