MIGRANTE VIOLENTA DUE STUDENTESSE IN POCHI MINUTI: sono a caccia di donne bianche

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Questi vengono da Paesi dove le donne girano col pastrano, voi li liberate sul territorio e appena vedono un centimetro di pelle o qualche forma non resistono. Solo i muri difendono la civiltà dalla barbarie.

Aveva prima avvicinato una giovane ragazza sull’autobus, poi le aveva mostrato i genitali iniziando a toccarsi di fronte a lei. È quanto successo nella tarda serata di martedì scorso, intorno alle 22.40, quando le volanti della polizia sono intervenute a bordo di un bus di linea in via Rizzoli per una segnalazione di violenza sessuale. Gli agenti arrivati sul posto hanno subito individuato e successivamente fermato un cittadino ventisettenne di origine pakistana che, pochi minuti prima dell’arrivo delle volanti, aveva avvicinato una ragazza di circa vent’anni per poi masturbarsi in sua presenza.

Attimi di terrore per la giovane, che aveva immediatamente provato a reagire, urlando e tentando di allontanarsi. Le grida della ventenne avevano messo in fuga il molestatore, che aveva provato immediatamente a scendere dall’autobus per darsi alla fuga. Un tentativo che, grazie all’intervento degli agenti della polizia (giunti sul posto grazie all’allarme lanciato dagli altri passeggeri dell’autobus), è andato in fumo. Il giovane pakistano è stato infatti prontamente fermato prima ancora di riuscire a lasciare il mezzo.

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Grazie a ulteriori accertamenti, è emerso che il bruto aveva colpito anche pochi minuti prima, sempre ai danni di una giovane donna, stavolta nei pressi di via Santo Stefano. Un modus operandi simile: il ventisettenne aveva avvicinato la vittima mentre questa stava camminando e aveva iniziato a palpeggiarle il seno. Anche in questo caso, le urla disperate della donna lo avevano messo in fuga e il molestatore aveva fatto perdere le sue tracce. All’esito di tutti gli accertamenti, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e ora si trova nel carcere della Dozza in attesa della convalida.

Si tratta del secondo caso in pochi mesi di violenza sessuale a bordo di un mezzo pubblico. L’altro episodio era successo all’incirca a metà di aprile: una giovane ragazza era stata aggredita e abusata sull’autobus mentre tornava a casa. I fatti erano successi in pieno giorno, intorno alle 14 e, in questo caso era stato provvidenziale l’intervento dell’autista del mezzo che, dopo aver capito la situazione di pericolo, aveva bloccato le porte, tenuto vicino a sé la vittima e chiamato immediatamente il 112.

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