Kosovo, nostri soldati mandati a morire dalla NATO per la Grande Albania islamica – FOTO

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Quattordici militari italiani feriti nel Nord del Kosovo. Decine di serbi si sono scontrati con i militari di Kfor, la ‘forza di pace’ della Nato, mentre cercavano di prendere il controllo degli uffici di uno dei comuni a maggioranza serba in cui i sindaci di etnia albanese musulmana si sono insediati la scorsa settimana, con l’imposizione delle autorità.

Ci sono duemila soldati italiani in Kosovo. Zero alla frontiera di Trieste.

Tra i 34 feriti, 14 sono militari italiani, appartenenti al Nono Reggimento Alpini, non in pericolo di vita. Gli 14 militari italiani rimasti feriti a Zvecan, in Kosovo, sono rimasti coinvolti negli scontri con cariche, lancio di lacrimogeni e circa 30 granate stordenti.

Una forza di pace? No, mandati ad imporre l’occupazione islamica.

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I nostri soldati mandati a fare i servi degli interessi americani nei balcani. Cadono feriti. Invece di combattere per difendere i nostri confini, ogni giorno umiliati, i governi italiani li mandano ovunque tranne che alle nostre frontiere.

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Soldati italiani mandati a morire – al momento ci sono diversi feriti gravi – per imporre l’islamizzazione del Kosovo cristiano.

I governi italiani hanno trasformato l’Italia nella puttana degli americani. Americani che impongono i propri interessi da quasi un secolo con le loro basi d’occupazione e con attentati terroristici sul nostro territorio quando serve, vedi Gladio (leggere commenti sotto). Tutto, grazie a puttane politiche nostrane.




3 pensieri su “Kosovo, nostri soldati mandati a morire dalla NATO per la Grande Albania islamica – FOTO”

  1. Il più grande degl’imperii è l’imperio su se medesimi.
    I popoli che non sanno dominarsi, dagl’invasori stranieri sono terribilmente tiranneggiati.

    I militi d’Italia dovrebbero difendere la linea di demarcazione da Muggia a Fusine. Dovrebbero presidiare Gerba e le isole Cherchenna in cui incarcerare gli orchi invasori.

  2. Mi permetto solamente di osservare che Gladio fu una benemerita organizzazione, costituita da patrioti, privati cittadini, con lo scopo, forse velleitario, di disturbare, se non di impedire, l’invasione nemica della Patria, ma quanto servirebbe un po’ di velleitarietà, in questa nazione di fiacchi, disillusi, sfiduciati e servi, che per ogni cagata pretendono basti alzare la cornetta del telefono e chiamare “chi di dovere”, invece di alzare il culo e smuvoerlo per conto proprio.
    Una istituzione del genere dovrebbe essere invece la NORMALITà, tanto per togliere ogni dubbio, a qualsiasi nemico, che non basta vincere l’esercito, cosa abbastanza facile, dato lo stato di totale disillusione e menefreghismo che anima politicanti decisori e militari stipendiati stessi, mentre servirebbero patrioti che servono gratuitamente la patria per obbligo morale e dovere civico, per dominare la Penisola.

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