Ballottaggi, effetto Schlein travolge PD: destra vince quasi ovunque, dopo Pisa e Siena cade anche Ancona

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La sinistra che perde ai ballottaggi con affluenza normalmente più bassa in una elezione quasi estiva per le temperature significa solo una cosa: ormai non esistono più. Schlein è l’ultimo chiodo sulla bara del Pd. Rimane una domanda: cosa farà la cosiddetta destra con tutti questi voti?

Nonostante il mal governo di Meloni, l’alternativa è talmente orripilante, che non viene neanche presa in considerazione dagli elettori italiani.

A Pisa e Siena, ex roccaforti rosse, si confermano sindaci di destra. In entrambi i casi con oltre il 52% dei voti.

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Ad Ancona secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 92 sezioni su 99 ai ballottaggi per l’elezione del sindaco, Daniele Silvetti, candidato del centrodestra, è in testa con il 51,66% mentre Ida Simonella, candidata del centrosinistra, è al 48,34%.

BRINDISI
Giuseppe Marchionna, candidato del centrodestra, è il nuovo sindaco di Brindisi. In base ai dati definitivi del Viminale, quando sono state scrutinate tutte le 80 sezioni, ha ottenuto il 53,99% (16.816 voti). Lo sfidante al ballottaggio, Roberto Fusco, sostenuto dal centrosinistra, ha ottenuto il 46,01% (14.328 voti).

TERNI
A Terni in base ai dati del Viminale, quando sono state scrutinate 120 sezioni su 129, il candidato sindaco Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, appoggiato da quattro liste, è in testa con il 54,69%. Orlando Masselli, candidato del centrodestra, è al 45,31%

MASSA
A Massa, al turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco, secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 77 sezioni su 80, il candidato del centrodestra Francesco Persiani è in testa con il 54,36% mentre quello del centrosinistra Enzo Romolo Ricci è al 45,64%.

CATANIA
In base alla prima proiezione delle 16.16 con copertura campione del 10% realizzata da Noto sondaggi per Vr Sicilia (ricerca soggetta ad errore statistico), alle elezioni comunali di Catania è in testa Enrico Trantino, candidato sindaco del centrodestra e di alcune liste civiche, con il 66,6% dei voti, mentre Maurizio Caserta, candidato di centrosinistra, sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e da liste civiche, è al 22,8%. Vantaggio, quello del candidato di centrodestra anticipato anche dal primo exit poll delle ore 15 realizzato sempre da Noto sondaggi con una copertura del campione dell’80%, che vedeva in testa Trantino con una forchetta tra il 56 e il 60%, contro il 27,5- 31,5% di Caserta.

Unico neo: Vicenza, dove il candidato di sinistra vince per poche centinaia di voti.




2 pensieri su “Ballottaggi, effetto Schlein travolge PD: destra vince quasi ovunque, dopo Pisa e Siena cade anche Ancona”

  1. Come scrive la Redazione, l’alternativa delle sardine liberal chic è talmente orripilante che gli elettori, non avendo altri mezzi, si rifugiano nel voto del centrodestra.
    Pensate voi con un governo di quel genere, avremo le bande di baby gangs magari non più neanche o solo ‘baby’, a passare casa per casa a pretendere l’obolo.
    Sono cose successe, in versione minore, a Seattle, dove il governo ‘liberale’ e woke, impedì alla polizia (che negli Stati Uniti dipende interamente dall’amministrazione municipale), di entrare in alcuni quartieri dove stavano manifestando i delinquenti liberal e afro, i quali assunsero immediatamente posizioni di controllo e spoliazione verso i residenti lasciati in loro balia.
    A Seattle, inoltre, la popolazione è molto controllata nel possesso delle armi, quindi, nessuna possibilità di difesa. Premesso che qualunque difesa autonoma sarebbe stata, in quel caso sì, immediatamente e pesantemente contrastata dalla polizia.

    Viviamo in un’epoca in cui i matti hanno preso le chiavi del manicomio, e dobbiamo farci i conti, dobbiamo fare i conti che la loro propaganda pervasiva, su tutti i mezzi di comunicazione, sui libri, film, videogiochi, applicazioni varie, ha fatto breccia sui cuori incoscienti di molti giovani, che, una volta adulti, saranno peggiori perfino dell’attuale classe dirigente di 40-60enni.

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