Interessante intervista. Ma non sono solo i clandestini, anche i regolari. Non c’è distinzione.
E sul marketing gay: non è questione di interesse economico, è una campagna di aggressione ai valori condotta attraverso film e pubblicità. Unita alla propaganda interrazziale vuole disarticolare la società destrutturandone i valori. L’obiettivo è distruggere perché poi la solita cabala pura possa dominarla.
