Credit Suisse, 50 miliardi di franchi dai contribuenti svizzeri alla banca dei trans

Vox
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Credit Suisse ieri -24%, oggi +25% (2,13 franchi svizzeri ad azione), dopo che l’istituto ha detto che si avvarrà della possibilità di chiedere prestiti alla banca centrale fino a 50 miliardi di franchi.

In pratica, anche in Svizzera saranno i contribuenti a salvare i banchieri. Ma non basterà. E’ tutto il sistema finanziario occidentale ad essere ontologicamente fallito. E moralmente corrotto:

Credit Suisse è fallita anche per troppi manager trans

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Comunque, almeno la Svizzera ha una banca centrale, noi dobbiamo supplicare Francoforte e la banca centrale Ue.

Non che se avessimo la Banca d’Italia di nuovo capace di battere moneta sarebbe la perfezione, visto che la vera sovranità monetaria sarebbe tale solo se fosse lo Stato a battere moneta, e non una banca centrale che, in realtà, è una banca privata controllata dai globalisti attraverso il sistema finanziario.

Il crack di Credit Suisse è anche il crack di Pips Bunce, il “manager genderfluid”.

La stessa Credit Suisse aveva elogiato Pips Bunce per la sua inclusione, nel 2018, nella categoria “Heroes” del Financial Times. “Tra le migliore esecutive femminili” si scriveva, anche se Pips Bunce è – era – Philip Bunce, prima del processo di “transizione” di genere.

Il degrado finanziario è sempre successivo al degrado morale. Le istituzioni finanziarie degli anni ’50 esigevano dai propri dirigenti anche dirittura morale, perché al degrado morale segue quello finanziario.