Le ONG traghettano in Italia trafficanti, terroristi, spacciatori, stupratori, scrocconi e anche gli scafisti.
Insieme ai clandestini, di numerose nazionalità (prevalentemente provenienti dall’area Sub-Sahariana), anche due cadaveri, attualmente in corso di identificazione.
Tutti recuperati in area Sar Maltese, da due distinti natanti in avaria, un gommone e un’imbarcazione di legno. Avaria, ovviamente, creata ad arte in combutta coi taxi del mare.
I tre fermati, di 22, 45 e 32 anni, sono stati individuati in seguito alle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, scattate subito dopo lo sbarco. Gli investigatori hanno acquisito il diario di bordo, interrogato il comandante della nave e alcuni tra i clandestini appena sbarcati, ispezionato i telefoni cellulari degli indagati. Tutto ciò ha consentito di raccogliere nei loro confronti “gravi indizi di colpevolezza”.
Uno Stato bizzarro: arrestato gli scafisti che portano i clandestini dalla Libia alle navi ONG, non arrestano gli scafisti che con le navi ONG ce li portano in Italia.
Lo Stato è il vero SCAFISTA. Attivo e passivo. Come un vecchio ricchione.