Africano spaccia appena uscito di carcere e un altro uccide a bastonate italiano

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Proseguono senza sosta i controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Ancona Cesare Capocasa, d’intesa con il Prefetto Darco Pellos, in quelle zone del capoluogo ritenute maggiormente interessate da fenomeni criminosi. Infatti, tra gli altri, sono costantemente attenzionati il quartiere Piano San Lazzaro, la zona Archi, la stazione FF.SS. nonché il Piazzale Fiera della Pesca. Gli uomini della Squadra Volante, nel transitare tra Piazza Rosselli e via Giordano Bruno, notavano un soggetto che, alla vista della Polizia, entrava repentinamente all’interno di un negozio. Gli agenti fermavano l’uomo che, alla richiesta di esibizione di un documento, riferiva di esserne sprovvisto e consegnava agli operanti un verbale di scarcerazione emesso dalla Casa Circondariale di Rieti, unitamente al dispositivo di una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma che prescriveva allo stesso di presentarsi presso la Questura di Ancona, al fine di essere sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. I poliziotti procedevano allora ad accompagnare il soggetto in Questura al fine di identificarlo. Prima di farlo salire sull’autovettura di servizio l’uomo veniva invitato a mostrare quanto custodito all’interno delle tasche, dal quale estraeva un pacchetto di fazzoletti al cui interno era presente un involucro di carta contenente sostanza stupefacente.

L’uomo riferiva di detenere la sostanza – che veniva sequestrata – per uso personale, e veniva per tale motivo sanzionato per violazione della normativa in materia di stupefacenti. In Questura, il predetto veniva fotosegnalato ed identificato per un cittadino nigeriano di 30 anni.

Appena uscito dal carcere come questo:

Emergenza marocchini: bastonano a morte italiani, licenza di uccidere

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Un altro cittadino nigeriano è stato accompagnato presso il CPR di Bari in esecuzione del decreto di espulsione emesso dal Questore di Ancona Cesare Capocasa: è risultato essere socialmente pericoloso dati i numerosi precedenti in materia di reati contro la persona e contro il patrimonio come lesioni personali, rapina aggravata, danneggiamento, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale e resistenza.

Un cittadino della Somalia, 30 anni, è stato invece sottoposto a procedura di espulsione con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni in quanto risultato irregolare sul territorio nazionale.

Il sistema di espulsione italiano è privo di senso. Servono aerei militari che depositano questa feccia, a botte di centinaia al giorno, in uno Stato africano che si prenda questi africani in cambio di soldi. Noi risparmieremmo miliardi economicamente e tanto altro socialmente. Non è una cosa difficile, credete non si trovi uno Stato in Africa che in cambio di 5 miliardi l’anno – la spesa in accoglienza e altro – si prenda centomila clandestini e delinquenti l’anno che poi, ovviamente, tornerebbero tutti a casa propria il giorno dopo?

Non c’è la volontà politica di fare queste cose. Siamo governati da nanerottoli politici.